Save the Ocean
Mariangela Artese è nata nel 1981 a Vasto, un paese sulla costa adriatica dell’Abruzzo. Figlia dell’artista Nicola Artese e della scrittrice Maria Tilde Pollutri, ha mosso i primi passi in un ambiente culturale molto stimolante.
Realizza le sue prime opere durante l’Università a Roma, dove con altri studenti della facoltà di Sociologia dà vita aduna rivista autoprodotta intitolata Insinuosamente, per la quale crea le immagini di copertina. Terminati gli studi , decide di dedicarsi interamente a quelle che sono sempre state le sue passioni: l’arte e il design. Nel 2010 frequenta un Master di Disegno di Moda nella facoltà di Belle Arti dell’Università dei Paesi Baschi in Spagna dove realizza “La Magia del Subconsciente” , prima collezione di abiti e accessori con le sue illustrazioni stampate su stoffa.
Concluso il Master si specializza nel disegno grafico nel Centro di Arte Plástica e Disegno di Bilbao, dove passa dal collage manuale al collage digitale. Nel 2016 nasce la collezione Insectmy una serie di collages digitali ispirati al mondo degli insetti e delle geometrie, seguita l’anno successivo da Giocando con gli insetti, serie legata ai giochi dell’infanzi; nel 2019 realizza Save the Planet opere che invitano a prendersi cura della nostra terra.
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A Novembre 2022 inaugura l’ “opera viaggiante” Save The Planet, progetto ideato con Silvestro Silver Catelli dell’azienda Baseco di Villanova d’Albenga (Sv), che segna l’inizio delle opere su grande scala e in movimento. Le ricerche più recenti si stanno rivolgendo alla sperimentazione delle tecniche pittoriche.
Mariangela Artese attraverso le sue opere vuole far rivivere il bambino interiore che portiamo dentro, la nostra parte più pura, spontanea e creativa che a volte dimentichiamo di avere.
“Quello che più amo quando presento le mie opere, è vedere la luce negli occhi degli spettatori, che, attraverso il gioco, ricordano e mi raccontano momenti della loro infanzia, permettendo al bambino interiore nascosto in ognuno di loro, di affacciarsi almeno per un momento”.
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La collaborazione con Mariangela Artese nasce da una forte missione che abbiamo in comune: salvare gli oceani.
Il titolo
“Save the Ocean” è, infatti, il titolo dell’opera realizzata in partnership con noi e girerà diverse località dell’Italia nell’estate 2023 per sensibilizzare al rispetto e all’amore per le acque del nostro pianeta.
L’opera ha un titolo chiaro e semplice, che mette nero su bianco una missione urgente.
“Save”, infatti, è un imperativo che significa “salva”, “salviamo”, ma anche “salvate”.
“The Ocean”, l’oceano, è una sineddoche: gli oceani del pianeta vengono raffigurati come un unico grande oceano, un bacino d’acqua e di vite da salvare, ovunque si trovino.
Noi e Mariangela Artese siamo al fianco di chiunque sposi questo obiettivo: dobbiamo salvare, tutti insieme, gli oceani. E Aquamed nasce con l’obiettivo di trovare alternative comode ed eco-friendly per abbattere l’utilizzo di plastica.
L’opera, però, va oltre noi e l’autrice e diventa portavoce di un messaggio universale, rivolto a chiunque la osservi e non ne conosca l’autrice e le collaborazioni: mostra un ecosistema da tutelare, una simbiosi tra uomo e natura e grida: “Salva l’oceano”, “Salvate l’oceano”.
“Save the Ocean” è, infatti, il titolo dell’opera realizzata in partnership con noi e girerà diverse località dell’Italia nell’estate 2023 per sensibilizzare al rispetto e all’amore per le acque del nostro pianeta.
L’opera ha un titolo chiaro e semplice, che mette nero su bianco una missione urgente.
“Save”, infatti, è un imperativo che significa “salva”, “salviamo”, ma anche “salvate”.
“The Ocean”, l’oceano, è una sineddoche: gli oceani del pianeta vengono raffigurati come un unico grande oceano, un bacino d’acqua e di vite da salvare, ovunque si trovino.
Noi e Mariangela Artese siamo al fianco di chiunque sposi questo obiettivo: dobbiamo salvare, tutti insieme, gli oceani. E Aquamed nasce con l’obiettivo di trovare alternative comode ed eco-friendly per abbattere l’utilizzo di plastica.
L’opera, però, va oltre noi e l’autrice e diventa portavoce di un messaggio universale, rivolto a chiunque la osservi e non ne conosca l’autrice e le collaborazioni: mostra un ecosistema da tutelare, una simbiosi tra uomo e natura e grida: “Salva l’oceano”, “Salvate l’oceano”.
Perché sentiamo così tanto la necessità di salvare gli oceani?
Ogni anno vengono versati 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici negli oceani e questi mettono a repentaglio la vita della flora e della fauna acquatiche e non solo.
Dobbiamo, quindi, lottare per difendere, per conservare e per proteggere le forme di vita delle nostre acque!
Ridurre l’utilizzo di plastica, in particolare di quella “usa e getta”, è un passo necessario che non possiamo più rimandare.
Come Mariangela Artese, sosteniamo che l’amore per la natura sia un istinto innato in noi e che questo vada solo riscoperto!
Ogni anno vengono versati 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici negli oceani e questi mettono a repentaglio la vita della flora e della fauna acquatiche e non solo.
Dobbiamo, quindi, lottare per difendere, per conservare e per proteggere le forme di vita delle nostre acque!
Ridurre l’utilizzo di plastica, in particolare di quella “usa e getta”, è un passo necessario che non possiamo più rimandare.
Come Mariangela Artese, sosteniamo che l’amore per la natura sia un istinto innato in noi e che questo vada solo riscoperto!
Come?
Riappropriandoci del nostro bambino interiore, della sua capacità di meravigliarsi e di donare amore.
Riscoprire il contatto con la natura e con l’arte fa bene al cuore, alla mente e al nostro pianeta!
Riappropriandoci del nostro bambino interiore, della sua capacità di meravigliarsi e di donare amore.
Riscoprire il contatto con la natura e con l’arte fa bene al cuore, alla mente e al nostro pianeta!