Gioele Evola – Esperto di Nutrizione e Campione italiano di Natural Body Building
Nell’era moderna, in cui le informazioni sono sempre disponibili ed in grande abbondanza (spesso persino in sovrabbondanza..) sembra superfluo e ridondante ribadire quanto l’acqua e l’idratazione siano fondamentali per l’organismo umano: “siamo fatti al 70% di acqua” quante volte ci e stata detta questa frase (sebbene questa % sia variabile in base ad eta e sesso, non si avvicina comunque al mitico 90% del ministro Di Maio); ebbene possiamo paragonare il bambino ad una prugna appena colta, ricca d’acqua, più cresciamo ed andiamo avanti con l’eta e più ci disidratiamo Fino a diventare una prugna secca. Più siete idratati e più siete giovani, più scambi metabolici avvengono nelle vostre celle e più il metabolismo rimane alto.
Da queste poche righe potete comprendere come GIA’ PER L’ESSERE UMANO MEDIAMENTE SEDENTARIO una congrua idratazione sia importantissima. E con congrua idratazione si intende non solo l’acqua BEVUTA, ma anche quella ottenuta da cibi ricchi in fibre, vitamine e minerali (le famose frutta e verdura) Immaginate adesso un soggetto sportivo, dal frequentatore medio di palestra, al sollevatore olimpionico o al maratoneta: più un impegno a livello di performance e alto e più rilevante diventa il parametro idratazione.
Questo perché l’acqua svolge un ruolo fondamentale in quanto regola la temperatura corporea durante lo sforzo fisico. Ogni qualvolta pratichiamo dello sport le fibre muscolari producono energia e conseguentemente calore, un fattore di rischio per qualsiasi atleta. Ecco perché il nostro corpo regola la temperatura tramite la sudorazione, per abbassare la temperatura interna del nostro organismo. Il sudore altro non e che un liquido biologico composto da acqua e sali minerali come sodio, magnesio, potassio e in quantità minime ferro e calcio, tutte sostanze che e bene reintegrare dopo qualsiasi attività fisica, possibilmente anche durante. Più ci approcciamo ad un’attività fisica non
correttamente idratati e più la nostra performance cala, sino a sfociare nei casi di disidratazione più acuti in crampi o addirittura colpi di calore. In ultimo la gestione dei liquidi risulta il fattore decisivo in quegli sport che vanno per categorie di peso (pugilato ad esempio) nei quali necessario gestire (ovviamente con cognizione di causa) la diuresi per risultare più o meno pesanti, oppure ancora in sport
tipo il body building in cui per raggiungere la massima definizione muscolare l’atleta calibra al dettaglio
l’equilibrio elettrolitico (sodio/potassio) e l’introito di acqua (fase carico/scarico) per limitare al minimo la ritenzione idrica e far dunque apparire più impressiva la sua pelle.